Natura
Dove la geologia incuriosisce
I Ciciu del Villar
I pinnacoli hanno in genere colore rossastro per la presenza di ossidi e idrossidi di ferro. I cappelli sono blocchi distaccatisi dalle pareti rocciose che affiorano alla sommità del versante sovrastante, franati e rotolati per effetto della forza di gravità. I crolli sono stati provocati, molto probabilmente, da eventi sismici che nella zona si ripetono con frequenza. La formazione dei ciciu è stata determinata da un processo di erosione fluviale, per effetto del quale le porzioni di terreno che erano protette dai massi di gneiss sono state preservate dalla demolizione operata dalle acque correnti e dalle piogge e sono emerse progressivamente, come colonne incappucciate, rispetto al terreno circostante, che veniva lavato via dagli affluenti del Rio Fanssimagnia, affluente di sinistra del Torrente Maira. Questa azione erosiva è ancora in atto, ma i suoi effetti sono difficilmente percepibili, soprattutto per la ridotta portata dei corsi d'acqua. le piramidi di terra attualmente evolvono per effetto della gravità, del dilavamento superficiale e della disgregazione chimico-fisica, che concorrono tutti a far cadere i cappelli di gneiss.Nel 2000 è stato effettuato un censimento a cura di Alberto Costamagna, ricercatore del dipartimento di Geografia Fisica dell'università di Torino, durante il quale sono state contate 479 formazioni concentrate in un'area di circa 0,25 km², a volte isolate, a volte raggruppate. Anche le dimensioni delle formazioni possono variare: l'altezza può oscillare dal mezzo metro delle più basse, fino ai 10 m di quelle più alte, anche se generalmente non supera i 2 m; il diametro del "gambo" varia tra 1 e 7 m, mentre quello del "cappello" può arrivare fino agli 8 m.
Questo fenomeno naturale è simile a quello delle piramidi di terra dell'Alto Adige, che ha portato alla formazione di colonne di erosione nelle zone di Renon e Plata, o ai camini delle fate della Cappadocia e alla Ciudad encantada nei pressi di Cuenca; ma piramidi di terra sono visibili anche a Segonzano (Trento), Cislano (Brescia) e Postalesio (Sondrio).