Progetto Interreg-ALCOTRA BiodivTourAlps
Una squadra multiculturale al servizio del progetto BiodivTourAlps
Progetto Interreg-ALCOTRA BiodivTourAlps
Il ruolo fondamentale dei tesisti e dei tirocinanti nella ricerca scientifica e del sostegno al personale dell'Ente APAM.

La parola "adattamento" è un termine molto attuale. Il suo significato si può applicare a diversi contesti: biologico, sociale, climatico e fisico. Secondo il Vocabolario Treccani l'adattamento consiste "nella capacità che un sistema ha di modificare il proprio funzionamento o la propria struttura in relazione a determinati stimoli o segnali esterni o anche interni, in modo da restare nelle condizioni ottimali di equilibrio o di funzionamento".
È proprio un processo di "adattamento" quello che hanno vissuto sette studenti provenienti da diverse Univesità europee. Nel corso del 2025, questi giovani hanno formato una delle squadre di lavoro del progetto Interreg-ALCOTRA Italia-Francia "BiodivTourAlps".
Nello specifico, hanno studiato l'interazione delle attività antropiche con la fauna selvatica all'interno delle Aree Protette delle Alpi Marittime durante la stagione estiva scorsa.
Alloggiati presso la Casa Alpina di Frazione Pradebon di Peveragno, messa a loro disposizione dall'Ente Parco, Morgan dal Belgio, Maëlle, Alessia e Timothée dalla Francia, Andrea, Stefania e Giacomo dall'Italia si sono avvicendati nelle attività di monitoraggio previste dal progetto "BiodivTourAlps" e coordinate dai professori e dai ricercatori del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell'Università degli Studi di Torino.
Lo scopo? Comprendere come le attività turistiche e antropiche influenzino la fauna selvatica e come la stessa stia adattando il proprio comportamento in un mondo in evoluzione.
Affiancati dal personale dell'Ente e dai ricercatori torinesi, gli studenti hanno ricoperto un ruolo prezioso nella raccolta dei dati necessari a valutare in modo accurato e oggettivo i mutamenti in atto conseguenti all'aumento della frequentazione della montagna.
I giovani, inoltre, hanno utilizzato i risultati delle osservazioni per la redazione degli elaborati di tesi. Pubblicazioni che contribuiranno a valutare l'impatto della fruizione turistica nelle Aree Protette delle Alpi Marittime su alcune specie di fauna selvatica.
Si è trattata di una squadra di lavoro multiculturale che indubbiamente ha dovuto adattarsi per superare le barriere linguistiche, le difficoltà che a volte il lavoro di campo presenta, l'iniziale timidezza dovuta al fatto di essere perfetti sconosciuti e gli ostacoli dettati da un lavoro di ricerca scientifica che richiede continui confronti.
Adattarsi significa anche questo: mettere in discussione le proprie abitudini a favore di un bene collettivo più ampio. Ed è ciò che questi studenti hanno dimostrato, con entusiasmo e impegno.
L'Ente Parco, che ogni anno accoglie numerosi tirocinanti e tesisti, riconosce il valore concreto che gli studenti portano ogni volta con sé: curiosità, passione e spesso una sorprendente professionalità precoce che mettono in campo.
Nell'auspicio di collaborazioni sempre così proficue, l'Ente ringrazia tutti i giovani che, negli anni, hanno supportato il personale delle Aree Protette Alpi Marittime, nella speranza che questa esperienza di stage abbia aperto loro gli occhi sul mondo del lavoro che li attende una volta terminati gli studi.





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